martedì 18 dicembre 2012

Karen, la regina lascia senza eredi

Arrivo tardi (gioie della paternità), ma ho ancora qualcosa da dire sull'uscita di Karen Berger dopo vent'anni a capo della Vertigo
Questa serie di Tweet raccolta dal sito Comics Alliance racconta bene quante carriere sono state create e lanciate dalle scelte di Karen.  Che in molti sensi può essere considerata la Gertrude Stein del fumetto mondiale. Sono convinto che il suo vuoto non sarà colmato è probabilmente il periodo d'oro della Vertigo è finito per sempre. Non mi sorprenderebbe nemmeno che il  2013 fosse l'ultimo anno dell'etichetta Vertigo come entità editoriale separata dalla Dc.

Karen Berger dal sito Comicsalliance

E' stato fatto notare che al di là dei risultati di vendita ormai molto deludenti, il vero valore del marchio "adulto" era quello di allenare e creare talenti e squadre creative sceneggiatore-artista che poi si trasferivano nel mainstrean su titoli da 100 mila copie e più.  Vertigo ha long sellers di assoluto rispetto come Sandman o Fables, ha imbroccato/inaugurato  delle tendenze molto redditizie come i vampiri (I vampire e American Vampire), Preacher, o il noir rivisitato "stile" Azzarello. Ma agli occhi dei vertici di Dc è stato il Batman di Grant Morrison a ripagare l'investimento di Doom Patrol o Invisibles.

Insomma chiudere la Vertigo (o svuotarla) è come se il Barcellona chiudesse la sua famosa "cantera". Senza più le squadre giovanili, la prima squadra continuerà a vincere per qualche anno, ma il futuro sarebbe ricco di nuvole nere (Lemire, Snyder, Wood, Cook dove li prenderebbero?).

Da lettore mi preoccupano le conseguenze di tutto questo: i grandi talenti verrebbero fuori comunque, come ho già sottolineato i canali sono tanti, ma Berger e Vertigo hanno fatto un lavoro che spetta escluivamente agli editori (sia nel senso italiano che inglese): annusare l'aria sulle tendenze che piacciono (o meglio, "stanno per" piacere), selezionare i talenti, far sbocciare idee e capacità produttive in progetti concreti. Esempio: mandare Azzarello a sceneggiare Hellblazer è stata un'idea originale e ben riuscita, ma impossibile senza un redattore illuminato che la spingesse. Gaiman e Mckean si conoscevano, ma aggiungere un giovane Sam Keith al nascente Sandman ha aggiunto un altro mattone al capolavoro. Tutto questo potrebbe non succedere più.
Il trono di editore illuminato è vacante, molti indicano in Eric Stephenson della Image l'erede, ma deve ancora dimostrare tanto.

Update 19 dicembre   Dc ha annunciato il nuovo assetto dell'etichetta: sulla sedia di Karen si siederà la sua vice storica Shelly Bond così come storici sono gli altri editor Will Dennis e Mark Doile. Nessuna rivoluzione dunque anche se rimango pessimista, li aspetta un futuro in trincea a combattere contro un progressivo impoverimento di testate, uomini e mezzi