Questa serie di Tweet raccolta dal sito Comics Alliance racconta bene quante carriere sono state create e lanciate dalle scelte di Karen. Che in molti sensi può essere considerata la Gertrude Stein del fumetto mondiale. Sono convinto che il suo vuoto non sarà colmato è probabilmente il periodo d'oro della Vertigo è finito per sempre. Non mi sorprenderebbe nemmeno che il 2013 fosse l'ultimo anno dell'etichetta Vertigo come entità editoriale separata dalla Dc.
Karen Berger dal sito Comicsalliance |
E' stato fatto notare che al di là dei risultati di vendita ormai molto deludenti, il vero valore del marchio "adulto" era quello di allenare e creare talenti e squadre creative sceneggiatore-artista che poi si trasferivano nel mainstrean su titoli da 100 mila copie e più. Vertigo ha long sellers di assoluto rispetto come Sandman o Fables, ha imbroccato/inaugurato delle tendenze molto redditizie come i vampiri (I vampire e American Vampire), Preacher, o il noir rivisitato "stile" Azzarello. Ma agli occhi dei vertici di Dc è stato il Batman di Grant Morrison a ripagare l'investimento di Doom Patrol o Invisibles.
Insomma chiudere la Vertigo (o svuotarla) è come se il Barcellona chiudesse la sua famosa "cantera". Senza più le squadre giovanili, la prima squadra continuerà a vincere per qualche anno, ma il futuro sarebbe ricco di nuvole nere (Lemire, Snyder, Wood, Cook dove li prenderebbero?).
Da lettore mi preoccupano le conseguenze di tutto questo: i grandi talenti verrebbero fuori comunque, come ho già sottolineato i canali sono tanti, ma Berger e Vertigo hanno fatto un lavoro che spetta escluivamente agli editori (sia nel senso italiano che inglese): annusare l'aria sulle tendenze che piacciono (o meglio, "stanno per" piacere), selezionare i talenti, far sbocciare idee e capacità produttive in progetti concreti. Esempio: mandare Azzarello a sceneggiare Hellblazer è stata un'idea originale e ben riuscita, ma impossibile senza un redattore illuminato che la spingesse. Gaiman e Mckean si conoscevano, ma aggiungere un giovane Sam Keith al nascente Sandman ha aggiunto un altro mattone al capolavoro. Tutto questo potrebbe non succedere più.
Il trono di editore illuminato è vacante, molti indicano in Eric Stephenson della Image l'erede, ma deve ancora dimostrare tanto.
Update 19 dicembre Dc ha annunciato il nuovo assetto dell'etichetta: sulla sedia di Karen si siederà la sua vice storica Shelly Bond così come storici sono gli altri editor Will Dennis e Mark Doile. Nessuna rivoluzione dunque anche se rimango pessimista, li aspetta un futuro in trincea a combattere contro un progressivo impoverimento di testate, uomini e mezzi