venerdì 22 novembre 2013

Omaggio a Jfk. Vertigo style

Un'aurea di ossa e cervello sulla testa inclinata di Jack

c'è un buco dietro la testa del presidente, dal quale cuore e anima degli americani sanguinano da quasi 30 anni

e ancora sanguinano

ancora colano dal coagulo di viscida speranza e innocenza,
fu il grande martire americano, testimone della nuova era

era Kennedy, il primo primo presidente nato in questo secolo, John Fitzgerald Kennedy

Doveva morire assassinato,
doveva morire per diventare un simbolo

da vivo era troppo umano per essere un simbolo, o quantomeno per rimanere tale

"il disastro della baia dei porci, il Vietnam, scoparsi la donna del boss della mafia alla Casa bianca
mettere le mani sotto la gonna di Marilyn Monroe. Come hai potuto?"

"Stai dicendo che tu non lo faresti se ne avessi la possibilità? Con Marilyn?
A ogni modo non puoi essere presidente degli Stati Uniti ed essere innocente è un ossimoro"

ma non è questo il punto, Jack proprio per niente, i simboli di pace libertà cambiamento non fanno questo genere di cose. I simboli dovrebbero rappresentare qualcosa, quindi prima di cadere dovrebbero risaltare, lasciare uno spazio vuoto…

…che noi si possa riempire con i nostri sogni caotici e disordinati

i tuoi denti saranno sempre bianchi e perfetti, la tua giovane moglie sarà sempre impeccabile e bellissima (non vogliamo pensare a lei e a quel viscido greco, quella è un'altra donna).

Il tuo sguardo ammiccherà sempre sul quel bel viso, Jack

ammicherà indicando un posto dove solo tu puoi condurci

Peter Milligan 
(tradotto da Valeria Mirante)
 tratto da Shade the changing man: l'urlo americano



Tra le molte strade segnate da Alan Moore in Watchmen c'è quella di far esplodere le contraddizioni tra il sogno americano e la storia reale della sua affermazione. La british invasion degli anni 90 sotto l'etichetta Vertigo ha accolto entusiasticamente questa missione dissacrando tutto: Dio, la famiglia, la ricchezza, l'etica del lavoro e la libertà di pensiero. Kennedy è stato uno dei primi a pagare, Milligan con Shade nel 1990 ha scritto un paio di tavole che riportate così, anche senza i disegni di Bachalo, sembrano una magnifica poesia beat. Godetevela e, se non la conoscete, recuperate uno dei capisaldi più sottovalutati di quel meraviglioso periodo. Lion l'ha appena ripubblicata con la traduzione che vi riportato