giovedì 9 aprile 2015

Letture di marzo 2 - Altri americani, altri zombie

Il bambino e l'acqua sporca
Miracleman 11-16 edizione omnibus

Si conclude l'utopia supereroistica di Alan Moore mostrandoci le estreme conseguenze di affidare a superuomini la difesa dell'umanità. La miracle family e i loro alleati ultradimensionali prendono il potere, sostituiscono i corrotti e spietati governanti del mondo, ci liberano dal rischio di una guerra nucleare. Il prezzo è la totale perdita dell'umanità, intesa come imperfezione, inclinazione alle passioni e alla violenza. E quello che non si capisce se Alan Moore scelga questo epilogo per indicare un pericolo o una soluzione. Tanto più che l'offerta di "disumanizzazione" appare tanto più allettante dopo un olocausto provocato dagli stessi supereroi, concluso con una scena d'infanticidio d'impatto devastante. L'umanità è solo una razza inferiore da elevare o è un patrimonio unico nell'universo? La risposta non è netta, anche se la sensazione che rimane chiudendo il libro è che non sia un lieto fine.
Ma d'altronde nessuna recensione potrà mai contenere o illustrare tutto quello che Moore è in grado di infilare in un fumetto. Leggetelo, sapendo che non sarà una traversata né breve e né facile.

Deja vu
I zombie volume 1 image comics

Mike Allred è il disegnatore più amato dai disegnatori, quel suo stile finto retrò faceva impazzire tutti sin dai primi anni 90. Il culto per il personaggio Mad Man è stata una forma hipsterismo ante litteram (insieme al Ghost World di Clowes).
Lo ritroviamo dopo dieci anni passati in progetti vari sia per Marvel e Dc il cui unico appeal era "chissà come sarebbe (inserire Catwoman/wolverine/Daredevil) disegnato da Allred".  Eccolo che torna su una storia lunga (siamo ai 30 numeri). La sceneggiatura è di Chris Roberson (forse lo avete letto nello spin off di Fables Cinderella). La storia sfrutta a pieno le influenze pop dei disegni di Allred e racconta la storia di un gruppo di amici (lei zombie, lui uomo lupo, l'altra fantasma) alle prese con vari misteri dalle tinte horror/umoristiche. Tutto sembra già visto, tra i riferimenti alti (Rocky Horror e Un lupo mannaro americano a Londra) e ben più bassi (Being Human, Girls). Alla fine lo compri solo per i disegni di Allred.

Deadpool vol 1

Non essendo un vero Marvel fan, non ho mai sentito il bisogno di leggere Deadpool, usato per parodiare gli aspetti più seriosi o impresentabili della continuity dei suoi colleghi supereroi
Mi ha conquistato l'idea di un invasione di presidenti degli Stati Uniti morti e tornati per "ricostruire" l'America. Tanta ironia sulla società Usa non scontata, dove non si ride almeno si sorride e il mercenario canadese si è meritato almeno un secondo giro 

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