lunedì 13 aprile 2015

Letture di marzo 3 - Japanzi +1

C'erano Gesù e Budda alla fioritura dei ciliegi
Saint Young man 1

Piccolo gioiello. Gesù e Budda decidono di prendersi una vacanza e si trasferiscono a Tokyo dividendo un piccolo appartamento.Sembra l'inzio di una barzelletta, ed in parte lo è, visto che questo manga è praticamente una sit com, un trovata che può suonare irriverente per gli animi più devoti, ma anche a costoro direi di provare a leggerlo. E' talmente leggero, garbato, quasi affettuoso nel raccontare la vita di questi due "poveri cristi" (scusate, non potevo esimermi). In questo caso le caratteristiche così universalmente conosciute delle due divinità è usata come base per fare dell'umorismo. Funziona, almeno per il primo numero. La cosa che mi ha colpito di più è la distanza con il nostro modo di parodiare la religione cattolica dove prevale il livore alla voglia di far ridere. 

I tempi (andati) di Adachi
Nine 4 Arcobaleno di spezie 6

Ho passato gran parte della mia giovinezza Internet (il gruppo usenet It.arti.cartoni) a litigare su Adachi. Io ero uno dei pochi a difenderlo, con me anche Mattia Dal Corno, oggi valente redattore alla Panini. Gli altri lo accusavano di trame ripetitive, personaggi tutti uguali tanto da rendere impossibille distinguerli all'interno della stessa storia. Allora avevo più tempo libero, più "sacro fuoco", ma dietro l'opera di evangelizzazione al verbo Adaciano c'era un interesse diretto: far risalire vendite scarse era l'unico modo per leggere altre storie. Non andò benissimo, infatti la Star comics ad un certo punto ha lasciato spazio ad altri. Oggi escono talmente tanti titoli che lo zoccolo duro dei fan di Adachi è quasi una sicurezza rispetto alle tirature medie degli altri
Dopo anni ho capito che tutti i difetti del suo stile non c'entrano nulla con il disegno in senso stretto. Adachi ha tempi di lettura unici: quanto fermarsi sulla vignetta, la velocità di passaggio sulle tavole è diversa dagli altri autori. La sua maestria impareggiabil e proprio nel dilatare e comprimere "i tempi drammatici" .
Se si entra in quella giusta sintonia è pura arte invisibile. Come dice Scott Mccloud la magia si compie nella tua testa e nello spazio bianco tra le vignette.E vi posso assicurare che è Arte nel senso di via all'illuminazione.
A me sembrava tutto così ovvio e automatico, finché con il passare degli anni e dei titoli anch'io mi son trovato a scorrere le pagine troppo frettolosamente, a saltare numeri e dimenticare eventi. Adachi ha perso po' di tocco o io ho perso un po' di capacità di lasciarmi incantare.
Non ho parlato dei titoli, ma avrò modo di tornarci. Due pensieri veloci: in Nine è ancora troppo immaturo, non si differenzia abbastanza con tanti altri manga sentimental/sportivi . Arcobaleno di spezie invece cresce numero dopo numero, potrebbe conquistare un giovane lettore che non ha mai incontrato il Maestro, almeno sul fronte dell'umorismo.

Senza età
Oh mia dea 47- Uchu Kyodai 21

Uno sfigato con una vita da sfigato stravolta da una ragazza bellissima, dolcissima e spesso con poteri soprannaturali.  E' stata una formula del sicuro manga di successo per almeno un ventennio (Lamu, 3x3 occhi, Video Girl Ai, Tenchi Muyo.....) non ci stancavamo mai di quegli occhioni e di quell'esercito di ragazze strambe. Oh mia dea mantiene l'incantesimo abbastanza intatto e anzi la prevedibilità all'interno di qualche piccola variazione è proprio il segreto del suo successo.
Fratelli nello Spazio ha persino perso quella tensione iniziale in cui tutti ci aspettavamo una forma di confronto finale/riunione tra Mutta e Hibito rispetto alle loro ambizioni di astronauti, però non annoia e rimane secondo me in quella "zona aurea" in cui piace anche in assenza di grandi eventi

J.J. Urasawa 
Master keaton 7 -Billy bat 10
Visto che  giace in libreria un congruo numero di densissimi Keaton in libreria rimando ad aprile per le conclusioni, mentre Billy Bat ha semplicemente superato il numero massimo di colpi scena sopportabili. Ormai è come Lost, oltre ogni della logica. Si scoprirà che era tutto un sogno del pipistrello

Ancora tu...
Claymore 25-Detective Conan 80
Questi non li leggo neanche più. Claymore l'ho iniziato semplicemente per mancanza (in quel momento) di titoli fantasy da affiancare a Berserk. L'idea delle guerriere catalogate in una classifica (tipo Atp/Wta nel tennis) mi ha irritato non poco. Negli ultimi numeri la protagonista si vede a malapena. Alla fine l'ho trascinato tra qualche bella sottotrama e i mostri in stile Giger sempre belli da vedere.
Detective Conan è meno credibile di Topolino, il ragazzino è peggio di un incrocio tra un gatto nero e la signora in giallo, dove passa ci scappa il morto (di solito in una stanza chiusa dall'esterno). Ormai tifo apertamente per gli uomini in nero, di certo hanno meno vittime sulla coscienza

Tamarro e più tamarro
Battle royale 1-2-3

Fumetto cult che ha creato un piccolo genere, quello delle classi/scuole che si trasformano in un gioco al massacro. Al tempo lo snobbai, per la qualità dei disegni decisamente non all'altezza. Lo recuperano pensando che fosse un lavoro "seminale" per capire questi autori del xxi secolo e perché soluzioni tanto claustrofobiche (oltre alla "classi assassine" pensate solo a Gantz) piacciano tanto. Brancolo nel buio, rimane un fumetto disegnato male, la scelta di stravolgere le fisionomie per rendere le situazion più drammatiche e grottesche stanca dopo 10 pagine. Dopo 3 volumi siamo ancora alla presentazione dei personaggi e la metà di quelli presentati sono già morti. Scene di sesso come riempitivo.
Bah...Ho comprato tutta la serie in blocco in una svendita, non è che la prossima vittima sarà la mia pazienza?


Alan ford 72/1
Serialità vecchia scuola: se un gruppo di personaggi funziona spremilo fino all'esaurimento. Piccole variazioni nelle storie in questo volume e nessun innesto di grande valore.

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